Nuova PAC: la Commissione Europea rimanda il Piano Strategico Nazionale

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La decisione della Commissione Europea

“Il piano, nella sua forma attuale, non è sufficiente”. Questo è il giudizio complessivo che la Commissione europea ha espresso nei confronti del Piano Strategico Nazionale, presentato a Bruxelles il 31 dicembre 2021. Con un documento articolato in ben 244 punti, la Commissione ha dunque invitato il Governo a correggere, modificare ed integrare talune parti del PSN, che dovrà essere ripresentato all’esame del decisore europeo entro il 30 giugno. Nel merito del documento, la Commissione ha, in generale, ritenuto che il Piano Nazionale, così come presentato, è carente di molti indicatori quantitativi di risultato funzionali a consentire la stessa valutazione della coerenza tra gli obiettivi prefissati e le strategie messe in campo per ciascun obiettivo.

Per quanto riguarda i pagamenti diretti, la Commissione invita l’Italia a “rivedere la propria strategia per garantire una distribuzione più equa e mirata dei pagamenti”, rilevando, da un lato, la forte limitatezza delle scelte di convergenza e distribuzione e dall’altro lato, l’assenza di misure quali il capping e la riduzione dei pagamenti diretti. Inoltre, la Commissione ha giudicato relativamente elevato il valore massimo dei diritti. In sintesi la Commissione ha espresso “preoccupazioni per quanto riguarda l’efficacia della strategia per migliorare la distribuzione e l’obiettivo dei pagamenti diretti” ed invitato il Governo ad adottare una strategia di convergenza interna e redistributiva più ambiziosa, nel precipuo interesse delle zone rurali più bisognose.

Sostenibilità ambientale e tutela del mercato

Sul versante degli obiettivi di sostenibilità economica ed ambientale, consistenti nel preservare la capacità produttiva del settore, con una contestuale riduzione dei costi e dell’ impatto ambientale e climatico, la Commissione invita l’Italia ad una minore utilizzazione degli input, attraverso lo sviluppo dell’agricoltura di precisione, l’efficienza energetica e il passaggio dalla concimazione minerale a quella organica.

La Commissione incoraggia l’Italia a sfruttare tutte possibilità offerte della Pac, utilizzandole per aumentare la produzione interna sostenibile e l’uso di energia rinnovabile, compreso il biogas, migliorando nel contempo la resilienza economica delle aziende agricole.

Sotto il profilo della tutela nel mercato delle aziende agricole, la Commissione europea invita l’Italia a chiarire gli interventi che il PSN dovrà prevedere per sviluppare e rinforzare le organizzazioni di produttori e le altre forme di aggregazione tra le aziende, specie in quelle aree in cui la concentrazione dell’offerta è limitata.

La Commissione infine reputa insufficiente il PSN con riferimento all’obiettivo generale di sviluppo della digitalizzazione delle zone rurali sulla base di un’analisi e una valutazione complete dei bisogni.

Infine, per quanto riguarda il pilastro della condizionalità sociale, la Commissione auspica l’immediata applicazione delle misure attuative, prendendo atto dell’elevato tasso di irregolarità della manodopera impiegata e della incidenza negativa di detto aspetto sulla stabilità economica, la competitività e la sostenibilità sociale delle aziende agricole italiane.

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